Domenica 26 febbraio, la Presidente di Milano Ristorazione, Gabriella Iacono, ha partecipato ad Abbiategrasso (Mi) alla tavola rotonda “Cibo e territorio per un nuovo modello di sviluppo eco-sostenibile”.

Bilancio largamente positivo per la prima edizione di Ambient'é. La tre giorni organizzata dalla Biblioteca Ambientale di “Fondazione Per Leggere” e dall'associazione “Il Punto” ha colto gli obiettivi prefissi, a partire da un largo coinvolgimento delle categorie interessate e da un'ampia partecipazione popolare.

I temi del convegno conclusivo, svoltosi domenica mattina, sono stati “Sinergie tra cibo e territorio per un nuovo modello di sviluppo eco-sostenibile di filiera corta, agricoltura biologica, sviluppo ambientale ed eco-sostenibile” progetto "Nutrire Milano" di Slow Food e la nuova filosofia di Milano Ristorazione “Esperienze a confronto".

“Un momento di confronto importante tra operatori del settore – ha spiegato il Presidente di “Fondazione Per Leggere” Cesare Nai – che intende essere il primo all’interno di un percorso fatto di sinergie e di reciproci stimoli dentro al quale Fondazione Per Leggere intende svolgere il ruolo di regista”.

La ristorazione pubblica, a questo proposito, è stata individuata come possibile volano economico per l’agricoltura, in particolar modo all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.

Gabriella Iacono, portando l’esperienza di Milano Ristorazione, ha illustrato il “nuovo corso” con l’introduzione di requisiti specifici per la realizzazione delle gare d’appalto ed il reperimento delle materie prime, con un occhio di riguardo alla lotta integrata, filiera corta, km0, biologico e, dunque, alla qualità dei prodotti selezionati.

Paolo Mocchi della Condotta territoriale di Slow Food, parlando del progetto "Nutrire Milano", ha lanciato il suo appello affinché in agricoltura si “torni all’antico”. “Torniamo a prendere in esame i vecchi metodi di coltivazione e le vecchie sementi”.

“ll mio auspicio – ha concluso il Presidente di Fondazione Per Leggere Cesare Nai – è che occasioni come queste siano sempre più frequenti, solo così potremo dare una svolta anche in senso culturale rispetto alla tutela del nostro paesaggio”.

Locandina della tavola rotonda