La sperimentazione “Lunch Box”, avviata il 3 novembre scorso, presso 3 classi della scuola di via Casati 6 a Milano, viene sospesa. Non sussistono i requisiti minimi atti a garantire la sicurezza alimentare.

Il progetto, proposto dall'Associazione genitori SEICASATI, condiviso dal Consiglio dei Docenti, sostenuto dal Consiglio di Zona 3, accolto e messo in atto da Milano Ristorazione, prevedeva la sostituzione dei piatti di plastica, in uso in mensa, con la cosiddetta “schiscetta”, un contenitore adibito al consumo del pasto a scuola.

L'iniziativa accolta con curiosità dai bambini, voluta con forza dai genitori, aveva visto il suo avvio, dopo una fase di preparazione accurata, ad inizio novembre. Per tutti, operatori ed utenti, si è trattato di abituarsi ad una nuova modalità di servizio, così come per le famiglie era importante non dimenticare di aggiungere ogni giorno alla cartella la “schiscetta” opportunamente lavata.

Le analisi compiute sui contenitori, in diversi giornate, hanno evidenziato che solo un quarto di essi risulta idoneo all'utilizzo, determinando, di fatto, l'immediata sospensione della sperimentazione. Sul resto, invece, è stata riscontrata una elevata presenza di microrganismi. La Asl, informata circa l'esito delle analisi, concorda con tale decisione.

Milano Ristorazione constata con rammarico l'esito della sperimentazione, tuttavia ritiene che sia stato giusto provare anche questa strada per il raggiungimento di un livello di sostenibilità sempre maggiore. Obiettivo che potrà essere perseguito con altri strumenti, come ad esempio, l'introduzione, già prevista dal 2015, ed in tutte le scuole primarie, di piatti biodegradabili e compostabili.