Pubblichiamo il Comunicato Stampa che alleghiamo in formato pdf.
Inoltre, Milano Ristorazione ha sottoposto il “rapporto di prova” dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna di Milano al Dr. Giovanni Pietro Pirola Dirigente Veterinario - Direttore S.C. Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche - Dipartimento Veterinario ASL di Milano, per un suo parere che di seguito si riporta.
Pseudomonas Fluorescens:
Come noto sono microrganismi psicrotrofi che possono moltiplicarsi anche a temperature di refrigerazione con temperatura ottimale di crescita di 25°C (range di crescita indicato tra 4 e 43°C).
Sono batteri molto diffusi nell'ambiente e potenziali contaminanti di qualsiasi alimento.
Si tratta di batteri alteranti (modificano l'aspetto del prodotto con comparsa di caratteristiche organolettiche sfavorevoli che rendono sgradevole l'alimento) ma che, specie a concentrazioni estremamente basse e quasi insignificanti da un punto di vista di conta microbiologica, quali quelle rilevate dagli esiti analitici dal prodotto inviato al laboratorio pubblico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Milano, a seguito di reperimento di situazione anomala in un refettorio di una scuola di Milano, non rappresentano assolutamente alcun significato patogenetico per gli utenti del prodotto.
Possono tuttavia produrre pigmenti cromogeni che modificano il normale aspetto dell'alimento.
Ciò è tanto più evidente su uno "schermo cinematografico" quale il fondo bianco latteo di un latticino fresco.
La comparsa del germe non è presumibilmente con certezza dovuta, a quanto è stato dato di rilevare in questo specifico caso, ad errati comportamenti nella fase di distribuzione del prodotto, ma deve attribuirsi alla non completa attenta applicazione delle buone pratiche di lavorazione nella fase di produzione che non ha consentito la totale eliminazione del germe.
Si ribadisce tuttavia che la totale e completa definitiva eliminazione di germi quali le Pseudomonadacee da prodotti "vivi" quali i formaggi molli o a pasta filata, è procedura assai difficile e ardua ancorché da perseguire da parte della ditta produttrice al fine, anche, di evitare perdite economiche dovute al ritiro dei prodotti alterati.
Giovanni Pietro Pirola
Dirigente Veterinario
Direttore S.C. Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche
Dipartimento Veterinario
ASL di Milano
