Una gestione oculata e attenta, il criterio della migliore qualità al giusto prezzo, dagli acquisti ai servizi, risparmi e sempre maggiore efficienza su utenze e spese, queste in sintesi le voci che hanno prodotto un risultato molto positivo per un bilancio 2014 da record.
“È stato un anno denso di importanti cambiamenti: lo Statuto di Milano Ristorazione è stato revisionato al fine di evidenziare la caratteristica 'in house' della Società; il Contratto di servizio con il Comune di Milano, in scadenza nel 2015, è stato prolungato fino al 2020; in sostituzione del Cda in scadenza, è stato individuato un organo amministrativo monocratico; il Sindaco mi ha rinnovato la sua fiducia nel ruolo di Amministratore Unico” - ha dichiarato Gabriella Iacono alla guida di Milano Ristorazione dal settembre 2011 ed ha proseguito - “In un anno costellato di tali avvenimenti, i miglioramenti, già messi in opera negli esercizi precedenti, hanno osservato un ulteriore passo in avanti, con l'introduzione di molte nuove iniziative virtuose e il consolidamento di altre già impostate nel tempo” - e, commentando i conti dell'azienda - “i numeri con i quali si chiude il bilancio 2014 non solo sono molto positivi per i minori costi, ma sono stati raggiunti riuscendo anche ad investire nel miglioramento della qualità delle derrate e del servizio all'utenza, creando, inoltre, le condizioni per l'introduzione dei piatti in materiale biodegradabile e compostabile dall'anno in corso”.
L'utile di bilancio è 1.770.000 € (unmilionesettecentosettantamila), con un valore della produzione pari a 89.540.000 € pari a + 880.000 € (+ 1%) rispetto all’esercizio 2013.
Le voci che hanno concorso maggiormente al raggiungimento di questo eccellente risultato sono:
- Diminuzione del costo delle derrate e dei materiali di consumo, a qualità invariata, pari a 600 mila euro grazie al consolidarsi di acquisti secondo il principio del “miglior prodotto al giusto prezzo”, favorito dall'azione di ampliamento della partecipazione dei concorrenti alle numerose gare bandite nell'anno, rinnovando, in parte, anche il parco fornitori. Per gli acquisti è stata confermata l’indicazione di origine italiana del prodotto; in questo ambito hanno continuato ad essere considerati qualitativamente preferibili i prodotti biologici, DOP, IGP, di provenienza locale e a filiera corta.
- Il costo del lavoro per salari e stipendi è diminuito di 480 mila euro rispetto all’esercizio precedente, grazie in particolare al nuovo assetto organizzativo societario che non prevede più la figura di un dirigente e del Direttore Generale, le cui mansioni sono svolte dall’Amministratore Unico.
- Le utenze con un risparmio rispetto all’esercizio precedente di circa 400 mila euro grazie al rinnovo di alcuni contratti di servizio quali energia elettrica e utenze telefoniche e i contenimenti nel loro utilizzo.
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