A partire da lunedì 3 novembre u.s. gli alunni di 3 classi della scuola di via Casati, due della primaria e una della secondaria, sono protagonisti di una sperimentazione unica in tutta la città.

Per qualche settimana, anziché utilizzare piatti in plastica per consumare il pasto, ciascun alunno userà la propria gamella o come viene chiamata oggi la “lunch box”.

Il progetto, denominato “Zero Plastica in Mensa”, è stato pensato e proposto dai genitori dell'Associazione SEICASATI, sostenuto dal Consiglio di Zona 3 e accolto da Milano Ristorazione, che oltre a modificare in modalità self service la tipologia del servizio per adeguarlo ad una somministrazione più adatta all'uso di un recipiente in dotazione all'utenza, si farà carico di coordinare controlli e valutazioni che il test comporterà.

Non si tratta solo di una proposta finalizzata ad un comportamento sostenibile per l'ambiente, grazie alla sostituzione dei piatti in plastica, ma di un'azione che responsabilizza bambini e famiglie. Infatti il contenitore, messo a disposizione grazie al finanziamento del Consiglio di Zona, innanzitutto dovrà essere ripulito dai residui di cibo dagli stessi bambini alla fine del pasto, quindi, una volta riportato a casa, lavato con cura dai genitori, affinché sia riutilizzabile il giorno successivo in condizioni igieniche idonee, infine, naturalmente, non dev'essere scordato.

Per Milano si tratta di un nuovo tassello di un percorso virtuoso che vede impegnata la città da tempo su più fronti, tra i quali l'uso di vaschette in acciaio in sostituzione di quelle in plastica, il completo riciclo delle stoviglie in plastica, l'imminente sostituzione nelle primarie dei piatti in plastica con quelli in materiale biodegradabile e compostabile.

Un plauso, dunque, ai genitori di SEICASATI che dimostrano come le buone pratiche cominciano dal pensiero di ciascun cittadino che ci tiene a migliorare la città nella quale vive e opera ogni giorno.